La Piana del Dragone e La Bocca del Bacio Azzurro
Il giorno 3 gennaio 2016 grazie all’organizzazione del Comune e del Comitato Pro Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, presso l’ex Cinema Serrone del nostro paese, Volturara Irpina è stato proiettato il film “Il Bacio Azzurro“ del famoso regista irpino Pino Tordiglione, l’interesse della popolazione locale è stato notevole e questo denota la sensibilità riguardo un tema così importante ed attuale.
Il Soggetto Principe del Film è il bene più prezioso dell’Umanità: l’Acqua.
E’ interamente ambientato in Irpinia la nostra terra e le sue preziose sorgenti naturali e nel 2013, Anno Mondiale dell’Acqua ha avuto il Patrocinio dell’ONU, una combinazione ottimale di eventi per porre l’accento sull’importanza dell’Acqua come Bene di tutti.
Alcune delle più belle riprese del Film sono ambientate nella nostra Splendida Valle: La Piana del Dragone che consigliamo vivamente a tutti di visitare e che come potete leggere dall’articolo raggiungibile dal link precedente si trova un’equilibrio ecologico delicato e precario che potrebbe compromettere in futuro questo patrimonio dell’Umanità.
Il film è nato da un’idea del Direttore Generale dell’Alto Calore, l’Ente che gestisce l’enorme ricchezza idrica dell’Irpinia, per celebrare il 75° anniversario della sua Fondazione, ma il film vuole essere soprattutto un omaggio alla nostra terra, l’Irpinia, ed ad una delle sue grandi ricchezze , l’Acqua, appunto.
Le sorgenti di Volturara Irpina, Montella, Castelfranci e Caposele, infatti, insieme alle sorgenti di Serino rappresentano a livello di importanza il Terzo Bacino Idrico più grande del pianeta e il secondo in Europa, capace di 15000 mc/sec ed è tanto ricca d’acqua da distribuirla non soltanto nella provincia di Avellino, ma anche a quella di Napoli e Benevento ed in regioni come la Basilicata, Puglia e Molise.
Il film, proprio per la particolarità e la delicatezza dell’ argomento affrontato, e come già accennato, ossia l’Acqua come Bene Comune, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra cui vanno menzionati il Patrocinio ONU UN Water for Life 2014 Water Decade 2005- 2015 ed il Patrocinio UNESCO.
Ma l’obiettivo di quest’articolo vuole essere quello di porre l’accento su alcune problematiche “Ambientali” evidenziate dallo stesso regista del film, Pino Tordiglione, la sera della presentazione del film con un intervento “diretto” e volto a svegliare le coscienze di chi amministra la nostra Provincia e il nostro Territorio a fare tutto il possibile per intervenire a Tutela di questo bene unico, prezioso e irripetibile, possibilmente rendendolo anche un Luogo Attrattivo dal punto di vista del Turismo Naturalistico e Rurale con ricadute positive sull’economia di tutto l’Irpinia.
Il Terzo Bacino Idrico più grande del pianeta e il secondo in Europa, capace di 15000 mc/sec ed è tanto ricca d’acqua da distribuirla non soltanto nella provincia di Avellino, ma anche a quella di Napoli e Benevento ed in regioni come la Basilicata, Puglia e Molise.
Il Regista ci ha raccontato delle difficoltà incontrate durante la ripresa di alcune scene come ad esempio in alcuni punti è stato necessario l’aiuto di volontari per ripulire le sponde del Fiume Calore da rifiuti urbani di vario genere oppure come nel caso del nostro paese, Volturara Irpina, dove addirittura c’è stata l’impossibilità di girare le scene alla famosa “Bocca del Dragone” perché in più punti poco presentabile per un film in cui la protagonista è l’acqua e la sua purezza.
Ovviamente per chi lo ha capito l’intenzione del Regista non era quello di criticare, ma di risvegliare le coscienze e informare, soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica cioè la nostra affinchè ci prendiamo cura del nostro Territorio, della Piana, delle Nostre Sorgenti e non solo degli interessi particolari e privati, proprio perché da quelle sorgenti noi beviamo l’acqua che ci arriva nelle nostre case e non solo noi.
Il titolo “ Il Bacio Azzurro “ prende spunto dalla famosa poesia di Federico García Lorca intitolata “La Pioggia” e che potete ascoltare dal video del link e recita così:
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio.È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.È l’aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell’anima tristezza di ciò che non sappiamo.La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l’illusione inquieta di un domani impossibile
con l’inquietudine vicina del color della carne.L’amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.E son le gocce: occhi d’infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell’acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all’orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da’ all’anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell’anima addormentata del paesaggio!Federico García Lorca
Il territorio, appartiene a tutti noi ed alle generazioni future: NON TRATTIAMOLO MALE , MA PROVIAMO A MANTENERE INTATTA LA BELLEZZA DEL PAESAGGIO E LA SUA RICCHEZZA, L’ACQUA.
Non sono motivo di vanto le ragioni delle mancate riprese a Volturara, ma una sana consapevolezza collettiva ci può portare ad agire.. perciò chiediamoci tutti: cosa si può fare???
cara Atrebor le riprese sono state fatte a Volturara, ma ovviamente il territorio va tutelato maggiormente.
Ti ringrazio del tuo commento Atrebor, intanto già diffondere la consapevolezza dell’immenso tesoro che il nostro territorio possiede penso sia uno stimolo a “Fare” per il territorio e non solo “Prendere” da esso sfruttandone fino all’osso le proprie Risorse, tu chiedi giustamente cosa si potrebbe “Fare” di concreto, io penso tante cose se c’è la volontà collettiva a cominciare per esempio dal creare una “Cooperativa di Comunità” che impegni i giovani nella gestione sostenibile ed eco-compatibile della Piana che dia anche ai giovani una possibilità di rimanere nel nostro territorio.
Ben detto Drago…Creare una cooperativa però comporta bensì costi e pazienza i primi a sostenere tale campagna dovrebbero essere gli enti comunali che vengono sanziati a loro volta per la salvaguardia del territorio, sarebbe ottimo trarne profitto e coinvolgere i ragazzi. “Questo portale che a mio avviso e eccellente, potrebbe stanziare una pagina di progetto colettivo per intervenire sui primi disagi che appunto il Nostro paese ne é coinvolto; e dare così sfogo ad ogni singolo indiviuduo di dare il proprio commento e infine Relazionare il tutto ad un consiglio comunale..
Hai ragione Maurizio, creare una cooperativa comporta costi difficili da sostenere da giovani del nostro paese, ma se c’è la volontà e si presenta un progetto finanziabile visto che da poco sono stati stanziati i Fondi per lo Sviluppo Rurale dall’Europa, con la collaborazione di tutti si potrebbe pensare di creare qualcosa di sostenbile per il Teriitorio e i giovani e dare l’opportunità a chi vuole di restare.