Fiera dell’Artigianato di Gesualdo e la Mefite
Il 2 giugno come tutti sappiamo si festeggia la Nascita della Repubblica Italiana e noi de “la Bocca del Dragone” abbiamo colto l’occasione per continuare il nostro Tour in Irpinia con la visita del nostro territorio e per la giornata di oggi abbiamo scelto: Gesualdo e la Mefite di Rocca San Felice.
Cosi di buon mattino, ci siamo ritrovati al solito posto, Piazza Carmine di Volturara Irpina e dopo un buon caffè siamo partiti alla volta di Gesualdo.
Per raggiungere la località ci sono due alternative: la prima mediante l’autostrada A16 Napoli – Bari con l’uscita a Grottaminarda e la seconda mediante la Strada Statale n.303 e un breve tratto della SS428.
Noi non abbiamo scelto né l’una né l’altra, ma abbiamo seguito il percorso indicato dal navigatore impiegandoci il doppio del tempo ed anche se i paesaggi che si sono aperti intorno a noi erano mozzafiato, Vi consigliamo di seguire una delle due alternative e con circa 30- 40 minuti di macchina si arriva a destinazione.
FIERA ARTIGIANALE DI GESUALDO
La scelta di Gesualdo non è stata un caso, poiché dal 30 Maggio al 2 Giugno si è svolta nel Borgo Rinascimentale del Paese la “ Fiera di specialità tradizionali del territorio ed Artigianato Artistico”.
Prima di parlare della fiera, qualche piccolo accenno sul comune di Gesualdo è d’obbligo. Il comune di Gesualdo si trova in Irpinia Centrale tra le valli del Fredane e dell’Ufita ed è noto anche come “Città del Principe dei Musici” in onore di Carlo Gesualdo, ultimo grande esponente della polifonia rinascimenale dove ivi trasorse circa 17 anni della propria vita regalando lustri e notorietà a questo piccolo paese della provincia di Avellino.
Gli stand presenti alla fiera erano disposti lungo il perimetro ed all’interno del Borgo Rinascimentale secondo un percorso ben dettagliato e suddivisi per tipologia tale da consentire al visitatore di seguire un percorso logico ed a tema senza avere mai l’impressione di aver “tralasciato” qualche spazio non visitato.
La partecipazione degli espositori è stata notevole e varia infatti spaziavano da aziende che offrivano prodotti tipici locali ai maestri dell’Artigianato artistico e tradizionale ed a loro vanno i nostri complimenti per la loro capacità di esserci , di crederci e nel fare il proprio lavoro con passione e determinazione nonostante le difficoltà del momento che dalle diverse testimonianze sono emerse.
Inoltre, di recente si è aggiunto un ulteriore rompicapo per le aziende del ns. territorio, infatti , sono in corso dei test per eventuali trivellazioni e trasformare cosi un oasi verde e ricca di prodotti tipici locali in un sito per la produzione del petrolio.
La Cittadinanza locale si sono uniti dando vita allo slogan “NO TRIV” esposto tra l’altro dalla maggior parte delle aziende presenti in fiera con l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze di coloro che vogliono compiere questo scempio e bloccare tale intento.
Anche noi de “La Bocca del Dragone” sosteniamo il Movimento e diciamo insieme a loro “NO TRIV” !
Ma torniamo alla visita dei vari Stand tra le aziende presenti in fiera che ci hanno colpito, annoveriamo:
Azienda Agricola Petretta di Volturara Irpina: l’attività principale dell’azienda consiste nella raccolta, lavorazione e vendita delle Castagne “Palommina Rossa” di Volturara derivanti dai castagneti di cui le nostre montagne sono ricche dando vita alle cosidette “Castagne del Prete” così chiamate per il particolare procedimento di preparazione delle stesse rendendole richiestissime proprio per il loro sapore zuccherino e conservabilità che può durare anche alcuni mesi.
Azienda Agricola Flammia di Flumeri: azienda agricola specializzata nella produzione del famoso Pecorino “Carmasciano” e formaggi vari di latte bovina ed ovina. Il Pecorino Carmasciano è un prodotto di eccellenza irpina, lavorato artigianalmente da latte non pastorizzato ma a crudo.
Pastificio Nitti di Gesualdo: il pastificio nasce nel 1992 a Gesualdo e la produzione è essenzialmente artigianale. Ricette tradizionali, utilizzo di materie prime e passione familiare sono questi gli “ingredienti” principali che rendono il “Pastificio Nitti” unico nel suo genere.
Impresa Agricola Minetti Ornella di Santa Paolina:
Il vino in vigna di Pellegrino, viticoltori da generazioni, Vittorio Emanuele mandava spesso in licenza il cavaliere Carlo, mio bisnonno, purchè questi gli portasse, da Cacciano (BN), il vino prodotto in famiglia che era il preferito del Re.
Azienda Agricola Serro Croce di Monteverde: specializzata nella produzione di birra artigianale da filiera agricola. Attività tramandata di padre in figlio grazie alla passione, rispetto ed amore per la propria terra Monteverde è stato eletto il secondo borgo più bello d’Italia nel 2015 pertanto può essere una bella occasione pensare di trascorrere un bel fine settimana in questo comune assoporando anche il gusto di una buona birra scegliendo tra la “chiara” per chi ama il gusto fresco e “ambrata” per chi ama il gusto deciso.
Distilleria Carpenito di Tufo: la distilleria nasce nel 1998 dal lavoro di Mario Carpenito finalizzato alla produzione di distillati e grappe.
Agrivita di Aquilonia: un agriturismo familiare ed accogliente posto a metà strada tra il centro abitato di Aquilonia e la strada Ofantina che offre ai suoi ospiti un immersione completa tra natura e gastronomia.
La visita agli stand gastronimici è stata di uno spettacolo unico infatti anche essendo della zona non si finisce mai di scoprire e degustare nuove specialità nostrane. Ovviamente abbiamo anche “contribuito” acquistando dei ottimi prodotti tipici facendo felici le nostre famiglie una volta tornati a casa.
A rendere veramente incantevole e suggestiva l’atmosfera è stato proprio il luogo scelto per la manifestazione, il borgo rinascimentale e parte del castello si sono prestati pienamente all’inizitiva.
Dopo quest’immersione gastronomica, passiamo alla visita di stand dedicati all’Artigianato Artistico.
Ad attirrare la nostra curiosità , sono state le Sculture in Ferro di Vito Ferrante di Luogosano: qualcosa di veramente originale sia nella lavorazione che nell’originalità delle sue opere. Solo per citarne qualcuna: l’Onda d’Urto, il Veliero di Drake.
Un altro stand che ci ha incuriosito è stato quello di Elena de Miranda di Ariano Irpino: vocal coach, cantante, cantautrice, attrice e regista teatrale ed infine Maestra dell’Artigianato d’Autore.
Tra i tanti e colorati oggetti esposti, la mia attenzione è stata catalizzata dalle collane in pietra ed è bastato chiedere una semplice informazione per essere catapultati in un mondo tutto nuovo relativo alle caratteristiche ed alle proprietà delle diverse pietre.
La chiusura della fiera terminava alle 13.oo per poi riaprire nel pomeriggio e per fortuna abbiamo terminato la visita di tutti gli stand con la loro chiusura così soddisfatti della visita e degli acquisti effettuati ci siamo recati in un locale del centro storisco per rifocillarci prima di partire alla volta della Mefite di Rocca San Felice.
LA MEFITE DI ROCCA SAN FELICE
Partendo da Gesualdo con circa 15 minuti di macchina si giunge a destinazione. Purtropppo per chi non è del posto non è semplice arrivarci in quanto le indicazioni sono scarse e da un certo punto in poi occorre percorrere solo stradine di campagna, ma ne vale veramente la pena per lo spettacolo che si apre davanti ai propri occhi alla vista della Mefite: la Mefite è un vulcano spento che sorge nella Valle di Ansanto dove sorgeva anticamente il tempio della Dea Mefite da cui il nome.
Appena giunti sul posto si è invasi dall’odore del zolfo che aumenta man mano in prossimità del vulcano.
All’inizio ci siamo fermati sulla collina ad ascoltare il rumore dell’acqua che ribolliva sotto la spinta di una colonna ascendente di gas compresso che soffia sotto il lago e che in alcuni casi è ben visibile questo ribollire in quanto si sono formate con il tempo delle grosse buche.
Dopo un momento di incertezza , abbiamo deciso di avvicinarci al lago dove l’odore del zolfo era veramente forte ed abbiamo incominciato ad espolare i dintorni.
Sembrava di essere su un pianeta lunare senza nessuna forma di vegetazione se non nei dintorni. Qualche foto di rito e poi via.
La Cittadinanza locale si sono uniti dando vita allo slogan “NO TRIV” esposto tra l’altro dalla maggior parte delle aziende presenti in fiera con l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze di coloro che vogliono compiere questo scempio e bloccare tale intento.
La gente del posto effettivamente sconsiglia di scendere sul lago perchè può essere pericoloso e la natura è sempre imprevedibile.
Dopo quest’ultimo “brivido ” ed ormai giunti a pomeriggio tardi, siamo ripartiti facendo ritorno a casa e soddisfatti della giornata.
La cosa che ci ha stupiti di più è pensare che vogliono costruire pozzi petroliferi proprio qui vicino dove c’è questo fenomeno geotermico e dove c’è stato l’epicentro del famoso Sisma dell’80 che ha colpito la nostra provincia nel 1980, causando migliaia di vittime civili.
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