Fiera dell’Artigianato, dalla Ceramica Artistica Tradizionale all’Artigianato 2.0
Il 21 Marzo 2015 lo Staff de “La Bocca del Dragone” si è recato presso il Centro Fieristico della Campania di Ariano Irpino ( AV ) dove si è svolta un’importante Evento dedicato all’Artigianato: La Fiera della Ceramica Artistica Tradizionale e dell’Artigianato 2.0.
Tutti i Centri Italiani più importanti nell’ambito della lavorazione della Ceramica erano presenti, quindi si è trattata di un’importante occasione per il Centro Sud di valorizzazione delle produzioni artigianali, in particolare della ceramica locale ed è stato anche un momento di legame tra la produzione tradizionale e quella innovativa legata alle nuove tecnologie dell’Artigianato digitale di cui parleremo in seguito in un’apposito articolo nell’area dedicata a tale argomenti.
Un’economia di servizi è buona cosa, ma eliminate la manifattura e diventate una nazione di banchieri, camerieri e guide turistiche.
Chris Anderson
L’adesione a quest’iniziativa è stata notevole, infatti, soprattutto per i giovani artisti della ceramica e dell’artigianato, la loro presenza alla fiera ha rappresentato un’ ottima vetrina per farsi conoscere ad un pubblico più vasto e promuovere le proprie opere.
Tra i vari espositori nel settore della ceramica annoveriamo , la Scuola della Ceramica di Capodimonte dove insegnanti ed alunni con grande maestria realizzavano in tempo reale degli oggetti fantastici ed unici tale da riuscire a suscitare entusiasmo anche nelle persone meno affine a questo tipo di lavorazione.
Curiosando tra i vari stand, abbiamo avuto anche il piacere di incontrare la Ceramista, Filomena Marino, conosciuta artista nativa del nostro Territorio Volturarese, la cui esposizione era ricca di varie opere che andavano dal tradizionale al moderno mantendo sempre un pizzico di originalità, freschezza e colore in tutti gli oggetti realizzati, come potete voi stessi apprezzare nell’immagine seguente e di cui nei prossimi articoli dedicato all’artigianato tradizionale realizzeremo una completa intervista, con dettagli maggior delle sue Opere.
Spostandosi dall’area dedicata alla ceramica a quella dei Prodotti Agricoli lavorati Artigianalmente, si cambiava decisamente tema e gli espositori presenti spaziavano dall’offerta di formaggi di vario tipo, ai liquori artigianali, alle delizie della costiera Amalfitana con le produzioni dolciarie del famoso “Sal di Mare”, fino a degli oggetti in biogiotteria prettamente realizzati a mano e quindi pezzi unici e preziosi.
Per l’occasione, il GAL Irpinia era presente alla manifestazione con un enorme stand posto proprio nel centro della fiera quasi a delineare il confine tra la ceramica artistica e la gastronomia tradizionale.
Il GAL Irpinia è un gruppo di Azione Locale che riunisce diversi comuni dell’Irpinia , volto allo sviluppo e alla promozione dei nostri territori ognuno con il suo bagaglio di storia, cultura e tradizioni che esprimono la unicità di ciascun paese.
“Le nostre terre rappresentano le nostre radici ed uno dei nostri obiettivi è quello di fungere da ponte tra il moderno e l’antico in modo da valorizzare e recuperare antiche tradizioni che altrimenti andrebbero perdute per sempre”.
I nostri territori sono ricchi di tanti prodotti provenienti dalla terra con i quali si realizzano piatti gustosi da assaggiare e proprio per questa occasione che in due momenti diversi della giornata, il GAL ha organizzato due eventi culinari: il primo momento è stato dedicato alla preparazione in diretta della “maccaronara”, come potete vedere dalle immagini seguenti, durante la quale i più coraggiosi potevano cimentarsi in questa “dura” prova, dura perchè essendo la maccaronara realizzata solo con acqua e farina di tipo “0” o “00” richiede grande forza nell’impastare la pasta, ma visto il risultato finale ne è valsa la pena, abbiamo degustato questo piatto decisamente unico nel suo genere.
La degustazione della maccaronara è stata accompagnata da formaggi e vini provenienti da aziende agricole di Montella. Il secondo momento culinario è stato dedicato alla degustazione del pregiato fagiolo “quarantino” di Volturara Irpina, così chiamato in quanto il periodo di maturazione si aggira intorno ai 40 giorni.
La coltivazione di questo tipo di fagiolo si presta bene al clima del paese, infatti, essendo Volturara Irpina, un importante bacino idrografico le cui acque alimentano gli acquedotti di varie zone circostanti fino ad arrivare in Puglia, l’umidità che ne deriva rende questo fagiolo non bisognoso di essere irrigato.
Le nostre terre rappresentano le nostre radici ed uno dei nostri obiettivi è quello di fungere da ponte tra il moderno e l’antico in modo da valorizzare e recuperare antiche tradizioni che altrimenti andrebbero perdute per sempre; il progetto è molto ambizioso ma abbiamo l’obbligo di preservare la bellezza e la ricchezza territoriale ed ogni aspetto unico di ogni luogo e se possibile renderlo anche migliore rispetto al passato.
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